Sempre durante il viaggio ci chiediamo come sarà, come sarebbe stato, come poteva o potrebbe essere. Viviamo nel “condizionale”, nel “potrei ma non posso”, “vorrei ma non posso”. Potrei ma non voglio. Ecco l’unica realtà difficile da guardare e accettare. Chi governa le nostre scelte? Chi si cela dietro ad ogni nostra azione? Sempre con lo sguardo all’esterno, con l’attenzione all’altro pur di non guardarci dentro. E l’altro chi è se non il nostro specchio?
Le persone hanno molte sfaccettature, portano tante maschere, ma tutti abbiamo un qualcosa che ci accomuna: la nostra Essenza.
Contattando questa Essenza, tornando al nostro centro, Ascoltando il nostro Sé vivremo nella gioia, nell’Amore. L’Ascolto del Sé è possibile se la mente, ricca di schemi ripetitivi, si fa silenziosa e nel vivere il momento presente, senza pensare al passato e/o al futuro, stiamo e accettiamo ciò che è in quel momento. I bambini in questo ci fanno da Maestri. Loro vivono il momento presente, ancora così collegati alla Fonte, faticano ad orientarsi nel tempo e nello spazio eppure, o forse grazie a questo, gioiscono. Vivono le emozioni (a meno che non si ‘educano’ a non farlo) così come arrivano, si lasciano attraversare e poi tutto torna e va avanti. Possiamo ancora tornare e vivere quella dimensione con la consapevolezza di adesso.