L’importanza di essere Presente
Ogni emozione ha la sua corrispondenza nel corpo. Questo ce lo insegna bene la medicina tradizionale cinese, ma senza entrare troppo in dettagli è sufficiente comprendere che ogni emozione la viviamo nel corpo. Ogni pensiero è vibrazione, la stessa che poi si trasforma in ciò che definiamo emozione, che vibra all’interno del nostro corpo e delle nostre cellule. Questo meccanismo è involontario.
Ho notato che il dolore, ad esempio, provoca un tremore interno, più o meno intenso..un po’ come la paura, ma la sensazione è diversa ed è diverso lo sguardo della persona che sta provando tale emozione.
Cosa accade se provi a non ascoltare o a reprimere quel tremore?
Il corpo alimenterà lo stimolo in modo da farti comprendere che stai provando un’emozione forte, ma se non la accetti entrerà in gioco un’altra componente…la paura.
Vi racconto una mia esperienza personale.
Questa mattina mentre mi stavo preparando per mettermi a lavorare al computer il mio sguardo si è posato su un pantaloncino bagnato e la mia mente ha collegato quella scena ad una vissuta l’estate scorsa. L’ultima volta che ho visto e salutato una persona che adesso non c’è più e a cui tenevo immensamente. Lì per lì ho notato il pensiero, ma non ho ascoltato cosa stava accadendo perché il “mio sistema di protezione” si era già messo in atto e io stavo pensando alle vacanze (futuro) e ho cominciato a fare le mie cose. Mentre stavo guardando per un viaggio che mi piacerebbe fare (ero in uno stato apparentemente sereno quindi), all’improvviso la gola si chiude, il cuore comincia ad accelerare il battito, sento lo stomaco chiudersi e mi manca l’aria.
Mi fermo. Cosa sta accadendo? Le sensazioni si fanno più intense…sento che tutto dentro di me comincia a tremare..sempre più forte. Mi fermo. RESPIRO. Le sensazioni non diminuiscono la loro intensità…mi ascolto. Capisco. È il dolore associato al ricordo di quella persona che amavo tanto. RESPIRO. Ancora non passa. Conosco questa modalità di reazione al dolore, è una vecchia modalità, è da tanto che non si presenta..scelgo: DECIDO DI ACCOGLIERE QUEL DOLORE, POSSO FARLO, HO GLI STRUMENTI PER FARLO E PENSO E RIPETO CHE IO SONO QUI ORA, CHE IL PRESENTE È ADESSO, CHE L’EVENTO È PASSATO. RESPIRO. ADESSO SONO NEL PRESENTE, ADESSO. QUI E ORA. STO RESPIRANDO. Le sensazioni cominciano ad affievolirsi. RESPIRO E ACCOLGO. POSSO ACCETTARE QUESTO DOLORE. L’EVENTO È ORMAI PASSATO. IL PRESENTE E’ ADESSO. COSA C’E’ ORA? COSA STO FACENDO? Sono a casa mia, seduta al tavolo davanti ad un pc, sono al sicuro, non c’è nessuna minaccia reale, non c’è nemmeno quel dolore, l’esperienza appartiene al passato. E’ solo un ricordo. Mi calmo..respiro..le sensazioni rientrano..sento le cellule che si rilassano, i miei muscoli, la mia gola, il cuore torna al suo battito..va tutto bene.
Sono anni che studio e faccio esperienza con l’attenzione al respiro e a vivere il momento presente. Ci sono tante modalità e strumenti (meditazione, visualizzazioni, Vipassana, meditazione camminata, respiro consapevole, danze sacre di Gurdjeff, la danza, ecc.) ad ognuno risuonerà un certo strumento ed è giusto che trovi il suo, ma credo che in tutte queste discipline ci sia un elemento comune e insostituibile…IL RESPIRO.
Imparare a respirare in maniera consapevole ti consente di connetterti con le tue profondità, ma soprattutto di vivere il momento presente. E quando si riesce a sintonizzarsi con il momento presente ci si rende conto che non c’è nulla che non va, nulla di così inaccettabile, nulla di così veramente intenso.
Sono i nostri pensieri, i nostri ricordi, le trepidazioni per il futuro che amplificano ogni evento.
Più si cerca di reprimere un’emozione, più essa si amplificherà. Bisogna imparare ad ACCETTARE e, piano piano, uscire dalla modalità di protezione che ci si è servita tanto quando eravamo piccoli…..adesso abbiamo gli strumenti e la conoscenza per far fronte a tali emozioni ed eventi..e se ci rendiamo conto che non è così forse è il momento di cominciare un lavoro su di sé per diventare finalmente gli adulti che siamo e prenderci le responsabilità che ci spettano, senza continuare a fuggire e a soffrire.
IN POCHE PAROLE: IMPARARE AD AMARSI, A RISPETTARE IL PROPRIO CORPO, A SCARICARLO DALLE TENSIONI QUOTIDIANE CHE CI SONO PERCHE’ FANNO PARTE DELLA VITA, ACCETTARE LE EMOZIONI PERCHE’ ORA SIAMO IN GRADO DI FARLO, RENDERE ELASTICO IL NOSTRO CORPO ATTRAVERSO LO STRETCHING E IL RESPIRO, A NUTRIRLO BENE, A NUTRIRE BENE I NOSTRI PENSIERI FACENDO ATTENZIONE AD ESSI E ALLE COMPAGNIE E AI LUOGHI CHE SI FREQUENTANO, ECC.
Se riuscissimo a stare veramente con quello che c’è in ogni secondo della nostra vita vivremmo certamente più in pace.
Questo non significa che non proveremo più emozioni, ma le vivremo nella consapevolezza e riusciremo quindi ad accoglierle senza che loro diventino ingestibili o pericolose per noi stessi.
La disciplina mentale, dei propri pensieri, è la chiave di svolta.
Avere una persona di riferimento e il sostegno di un gruppo permette e facilita la sua realizzazione. Poi ovviamente il lavoro deve essere fatto individualmente da ognuno di noi.
Disciplinare la propria mente richiede pratica, perché smantellare schemi iscritti nella nostra memoria e nelle nostre cellule non è banale. La scelta, come sempre, è nostra. Come ci si allena per avere un bel corpo o si studia per ricevere quel titolo, allo stesso modo è necessario fare pratica se si vuole modificare un atteggiamento abitudinario che, nella stragrande maggioranza delle volte, porta sofferenza e dolore.
Il cambiamento spaventa la nostra mente, siamo terrorizzati dal non conosciuto, ma senza cambiamento non esiste evoluzione.
“Il vero cambiamento, la vera rivoluzione, avviene abbandonando il noto per l’ignoto; sostituire al noto qualcos’altro che conosciamo non è un cambiamento.” J. Krishnamurti
Giulia